Lo svezzamento vegetale

Diventare genitori porta necessariamente con sé una serie di dubbi e incertezze ai quali si cerca affannosamente soluzione nei libri, su internet e nelle proprie figure sanitarie di riferimento.
Con l’introduzione dei primi assaggi di cibo solido domande si moltiplicano in modo esponenziale, a maggior ragione se l’alimentazione seguita in famiglia è di tipo vegetale.
La paura di sbagliare a preparare i pasti del proprio bambino in una fase così delicata o quella dei giudizi altrui può prendere il sopravvento, e talvolta si arriva a nascondere questa scelta allo stesso pediatra curante per il timore di ritorsioni.

Genitori vegani, non avete alcunché da temere e nulla di cui vergognarvi!
Un’alimentazione vegetale ben pianificata è adatta a tutte le fasi della vita, svezzamento incluso.
Esistono posizioni scientifiche e linee guida sull’argomento ben dettagliate, che cercheremo di riassumere in questo articolo così da darvi la sicurezza di cui avete bisogno.

Per prima cosa, non è vero che un bambino che segue uno svezzamento vegetale si debba imbottire di integratori.
Tutti i bambini assumono delle integrazioni a quell’età, indipendentemente dal tipo di alimentazione che seguiranno durante lo svezzamento: pensate alla vitamina D, per esempio.
Tutti i bambini ne devono assumere 400 UI dalla nascita, e dai sei mesi si andranno ad aggiungere 100 mg di DHA, un omega 3 a lunga catena (quest’ultimo andrà preso solo fino ai tre anni, la vitamina D invece andrà proseguita).
In caso di alimentazione vegetale a questi si aggiungerà la vitamina B12, a dosaggio di mantenimento (5 mcg al giorno) nel caso i valori della mamma durante la gravidanza e l’allattamento fossero buoni, e a dosaggio di attacco per qualche mese invece se la mamma fosse in carenza oppure in caso non abbia integrato correttamente fino a quel momento.

Qualunque sia la modalità di alimentazione scelta poi dal bambino (non è un errore: è il bambino che decide!) è possibile costruire pasti adeguati in termini di calorie e nutrienti anche a partire dai gruppi alimentari vegetali.
Non dovete necessariamente acquistare alimenti particolari pensati per l’infanzia (che spesso adatti all’infanzia proprio non sono), il cibo che normalmente consumate nella vostra famiglia andrà benissimo, ma attuando qualche piccola accortezza.
Per mantenere elevata la densità calorica e nutrizionale del pasto infatti, le fibre andranno ridotte al minimo, prediligendo legumi decorticati e cereali non integrali, non esagerando con la quantità di verdura e mantenendosi generosi sui grassi di frutta secca, semi oleosi e oli.

Se non avete ricevuto supporto da parte del pediatra e avete bisogno di aiuto per pianificare lo svezzamento del vostro bambino, nel video corso dedicato tenuto dalla dr.ssa Silvia Goggi troverete 19 video capitoli che vi spiegheranno tutto nel dettaglio, una guida riassuntiva in pdf e una dispensa con menu settimanali vegetali completi di tutte le ricette.